Durante l’allattamento il metabolismo e le esigenze nutrizionali dell’alimentazione della donna cambiano in modo piuttosto significativo, favorendo – peraltro – il dimagrimento del peso accumulato durante la gravidanza.
Di fatti, in allattamento il fabbisogno calorico della donna risulta aumentato di circa 500 kcal al giorno, permettendo alla neomamma che desidera tornare in forma di poter avviare un processo di dimagrimento spontaneo e graduale.
Anche per questo motivo diventa fondamentale che la donna segua con particolare attenzione la propria dieta, al fine di colmare positivamente il fabbisogno del bambino e mantenersi in buona salute, evitando degli scompensi che potrebbero mettere a rischio la regolarità dell’allattamento: così come l’alimentazione, allo stesso modo ci sono degli esercizi di allenamento in gravidanza che sono da preferire rispetto ad altri.
Ma quali sono i cibi che bisognerebbe evitare durante l’allattamento? E quali quelli che invece bisognerebbe premiare maggiormente?
I cibi da evitare durante l’allattamento
Cominciamo con un rapido sguardo ai cibi che bisognerebbe cercare di evitare durante l’allattamento, nella premessa che qualsiasi accorgimento circa l’adozione di una dieta sana ed equilibrata non potrà che avvenire dietro una piena condivisione con il proprio medico di riferimento.
Ciò detto, in allattamento sarebbe opportuno evitare tutti quegli alimenti che non sono ben tollerati dalla madre e, di conseguenza, dal bambino che sta fruendo dell’allattamento al seno.
In aggiunta a ciò, la cautela dovrebbe suggerire di evitare tutti gli alimenti che possono “contaminare” la dieta del bambino, poiché potrebbero rilasciare alcune molecole in grado di passare nel latte materno.
In particolar modo, finiscono di diritto nella lista degli alimenti da evitare durante l’allattamento i funghi di cui non è accertata la sicurezza, come quelli che arrivano da raccolta privata, così come tutti i prodotti raccolti o di provenienza non garantita, che potrebbero finire con il contenere muffe e altri microorganismi dannosi per il fegato e per altri organi, e che potrebbero arrivare al neonato attraverso il latte materno.
È altresì fondamentale evitare di consumare frutta e verdura e altri cibi di provenienza casalinga sconosciuta, così come uova, latte, carne e pesce la cui provenienza non è completamente controllata. Suggeriamo altresì di evitare una dieta che sia basata esclusivamente su alimenti confezionati, così come integratori che non siano indicati espressamente dal proprio medico.
Come noto, inoltre, sarebbe opportuno evitare gli alcolici, soprattutto a breve distanza dalla successiva poppata. Gli alcolici sono in grado, infatti, di passare facilmente la barriera mammaria e, dunque, possono arrivare con immediatezza al latte materno. Una ragione in più per rinviare a un tempo futuro ogni desiderio di assaggiare qualche prelibato distillato.
Quali cibi preferire durante l’allattamento?
In questo ambito, evidenziamo come sarebbe opportuno che la donna faccia grande attenzione alla scelta dei cibi che prepara e porta in tavola. Sarebbe infatti preferibile che gli alimenti arrivino da agricoltura biologica, da filiera sicura e controllata, privilegiando la stagionalità.
Considerato che soprattutto in questo periodo la donna ha bisogno di un maggiore apporto di calcio, è altresì consigliabile preferire cibi che sono ricchi di questo componente, come ad esempio gli yogurt. Bene anche puntare su una buona dose quotidiana di verdura cruda e frutta fresca che, soprattutto d’estate, saranno in grado di costituire un vero e proprio toccasana per migliorare l’idratazione corporea.
Sono inoltre certamente consigliabili in questo periodo i semi e la frutta secca, così come il pesce azzurro.
In ogni caso, rinnoviamo in conclusione di questo approfondimento la necessità di ricorrere alla consulenza esperta del proprio medico per scoprire quali siano gli alimenti migliori per la propria alimentazione durante l’allattamento evitando degli approcci fai-da-te che, soprattutto nel caso in cui esistano già dei sospetti di intolleranze alimentari, potrebbero determinare dei pregiudizi alla propria buona salute e a quella del neonato.